Marco Malvaldi, MILIONI DI MILIONI, a cura del Liceo Keplero di Roma

IL LIBRO. Un paesino sperduto della Toscana, Montesodi Marittimo, a dispetto del toponimo arroccato in collina, è considerato il “paese più forte d’Europa”. Sembra infatti che qui, fra gli ottocentododici abitanti, il novantanove per cento sia provvisto di una forza bestiale e di una vigorosissima salute. Chiamato per indagarne le cause, il genetista Piergiorgio Pazzi, in compagnia dell’affascinante filologa Margherita, si prepara a una tranquilla trasferta di lavoro fra bizzarri personaggi e insolite usanze paesane: il sindaco con una singolare passione per la caccia, il nerboruto signor Bonacci, il prete maratoneta, tutti in attesa della celeberrima Festa della Panca. Ma qualcosa di veramente inaspettato sconvolge l’intero borgo: l’omicidio dell’anziana maestra Annamaria Zerbi Palla durante una bufera di neve che isola il paese. Ecco allora che al nostro scienziato tocca improvvisarsi detective. Con un divertente accenno a quella comicità toscana che si fiuta tra le righe “Milioni di milioni” è un giallo vivace e originale, che riesce a tenere il lettore avvinghiato al libro grazie ad un ritmo incalzante e ad un linguaggio talora gergale e vicino ai giovani. Dentro atmosfere sospese tra enigmi e ironia si muove un nostrano Sherlock Holmes con l’immancabile Watson, sintesi perfetta tra logica ed intuito, materia e spirito, scienza e poesia. Suggestive le descrizioni del paese, immerso in una dimensione ancora arcaica,  con tempi cadenzati dai rosari per le donne e dalle battute di caccia o dal tifo al bar per gli uomini. La leggerezza della scrittura di Marco Malvaldi ci trasporta, fra un indizio e l’altro, a immaginare quei “milioni di milioni” di stelle che sono su nel cielo, visibili solo in un paesino apparentemente lontano anni luce dalla modernità. E senza accorgersene, pagina dopo pagina, ci si ritrova ad assaporare la lentezza e il tempo ciclico di Montesodi, che rievoca e rinverdisce ogni anno la tradizione degli “uomini forti”; forti forse perché non ancora infiacchiti dalla frenesia della metropoli, dove a causa dell’inquinamento luminoso è impossibile ormai osservare lo spettacolo del cielo stellato. Eppure, come in ogni tempo, la città è la meta. Lì si arriva. Da Montesodi si parte e si desidera fuggire. Consigliato sia agli amanti del giallo che non. (Marco Malvaldi, Milioni di milioni,  Sellerio 2012).

LA CITAZIONE. «Arrivo nel paese di Asterix, e dopo una settimana mi ritrovo dentro Cluedo». (p. 92)

S(HORT) M(EMO OF THE) S(TORY). Un misto di ironia e suspense per un giallo condito di vivacità guascona dal sapore toscano.

IL PERSONAGGIO. Inutile prendere una strada che non ci appartiene! Padre Kene, sacerdote di colore sbarcato come un marziano nel paesino di Montesodi, è giovane, colto e sportivo. Aspetto severo e schivo, perfezionista anche nell’hobby della corsa, esercita su tutti un fascino misterioso a causa di un passato avvolto nell’ombra: strappato alla miseria e allevato dalle suore, ha scelto l’unica via conosciuta, ma si accorge di desiderare altro dalla vita. Inviato al piccolo borgo per rivolgere lo sguardo al cielo, troppo terreno è il suo sentimento per Emma. Gli errori determinano spesso il destino: in essi risiede il miracolo della vita.

a cura del Liceo Scientifico G. Keplero, Roma

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