Daria Bignardi, L’ACUSTICA PERFETTA, a cura del liceo Democrito di Roma

IL LIBRO. L’acustica Perfetta di Daria Bignardi riprende il topos del viaggio, nel senso che i protagonisti errano in balia del destino, divincolandosi tra le contraddizioni della società moderna e i fantasmi dei loro rispettivi passati . Il romanzo tratta della solitudine di una coppia, vissuta attraverso gli occhi di Arno il protagonista,  violoncellista della Scala, e attraverso l’esperienza di Sara, sua moglie, personaggio enigmatico quanto tormentato. La loro storia comincia quando sono ragazzi durante una vacanza estiva a Marina di Pietrasanta, dove lei era ospite della ricca zia Marta. Ma il loro amore non era destinato a durare: Sara confesserà a breve di preferire gli “amori infelici”. Dopo sedici anni si ritrovano per caso nell’ aeroporto di Malpensa. Arno ritornava a casa dal funerale del padre del suo migliore amico, Massimo; Sara invece era di rientro da un viaggio di lavoro. Arno riconosce immediatamente la ragazza del Bagno Vela che non aveva mai dimenticato; da qui riprendono il loro amore, da dove l’avevano lasciato, decidendo di sposarsi … Da questa unione nasceranno tre figli. I due conducono apparentemente una vita felice e serena. Questa tranquillità fittizia nasconde però numerose incomprensioni e segreti, di cui l’improvvisa scomparsa di Sara sarà l’amara conseguenza. Comincia così la disperata ricerca di Arno, che si tramuterà in un viaggio nel passato di Sara scoprendo una moglie a lui fino ad allora sconosciuta. Durante la sua quête verrà aiutato dal suocero Rino e si sfogherà con l’amico Massimo, con i suoi genitori anticonformisti Guelfo e Klara, e con altri personaggi che in un modo o nell’altro sono entrati nella vita di Sara.Un viaggio attraverso il vero passato di Sara, riscoprendo se stesso e capendo che la donna da lui sposata, non era quella di cui si era innamorato da ragazzo. Solamente con la sua assenza riuscirà ad  accorgersi che la sua felicità non dipendeva dalla moglie ma dalla musica e dall’acustica perfetta che essa riusciva a rievocare in lui.
E’ possibile considerare “l’Acustica perfetta” un romanzo di formazione, in quanto attraverso la storia di personaggi fittizi rappresenta una realtà comune nelle coppie odierne, il problema dell’incomunicabilità.
Arno e Sara, nonostante convivano da numerosi anni si conoscono solo apparentemente. Il protagonista intraprende un viaggio alla ricerca della moglie che si concluderà poi con la rinnovata coscienza di sé. Permeato da lettere e dialoghi lo stile usato rende il libro accessibile e di facile lettura. Il linguaggio è semplice e colloquiale. Il lettore inizialmente è coinvolto da questo amore apparentemente perfetto, poi dall’intrigante successione di eventi che celano e rivelano nello stesso tempo segreti e passioni represse. (Daria Bignardi, L’acustica perfetta, Mondadori 2012).

LA CITAZIONE. «Ho sentito il dolore, sì, e l’ho messo in quello che amo. Ti lascio andare, adesso.” Pag. 200, ultime due righe del libro».

IL PERSONAGGIO. Arno, figlio di Guelfo e Klara, crebbe con la passione della musica, fino a diventare violoncellista della Scala. Conosce da giovane Sara, amore della sua vita. Vive nella convinzione di averle dato tutto, faticando a comprenderne i dolori, che reputa infondati. Il percorso di conoscenza avviene quando intraprende il viaggio nel passato di Sara; incontrerà le sue sofferenze ed alla fine comprenderà meglio se stesso.

S(HORT) M(EMO OF THE) S(TORY). Riesce a rendere vivo il rapporto relazionale in cui ognuno di noi può immedesimarsi usando l’abilità di più tecniche narrative.

a cura del liceo scientifico Democrito, Roma




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