Giulio Armeni, SQUALI

CONCORSO “IL RACCONTO STREGATO”. Ecco uno dei tre racconti finalisti. Clicca qui per il regolamento di votazione. Buona lettura!

Squali di Giulio Armeni, Liceo classico Orazio (Roma)

Maria Giulia è morta dilaniata dagli squali. E pensare che tutto era iniziato come un gioco. Una ragazza di Bologna, ma non di Bologna, perché se imprecava lo faceva in pugliese, se pensava lo faceva in pugliese, e se nuotava lo faceva in pugliese. Ho sempre pensato fosse vissuta per milioni di anni, tempo impiegato dal suo corpo per evolversi e raggiungere la forma più adatta a tagliare i mari, come il primo delfino che, stanco di camminare sulla terraferma, sprofondò in volontario esilio nelle acque. Ho sempre pensato fosse lei l’anello di congiunzione tra la terra e il mare: ossa cave e sottili per scivolare sull’acqua e per ballare sulla terraferma, mani minuscole ma palmipedi, dita quasi inesistenti per fendere onde nell’acqua e per stringere sigarette sulla terraferma, un seno da far girare mezza spiaggia, che nell’acqua le serviva a tenersi a galla, sulla terraferma anche (continua a leggere).

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